Assolatte assegna (ai giornalisti) le patenti di attendibilità

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Ricevo una email da Francesco Reggiani dell’ufficio stampa di Assolatte. Ecco il testo:

«Gentile Attilio, la giuria del premio giornalistico Assolatte “l’Attendibile” si arricchisce di un nome di alto profilo: si tratta del presidente Inran, prof. Mario Colombo. Come giurato il prof. Colombo va ad affiancare autorevoli esponenti del mondo dell’industria, della cultura, delle istituzioni e del mondo scientifico, che avranno il compito di valutare i lavori giornalistici che parteciperanno all’iniziativa. Alleghiamo il comunicato stampa e rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni. Cordiali saluti…».

Vi confesso che è quell’Attendibile ad avermi incuriosito. Un aggettivo che buttato lì, appiccicato a un premio giornalistico, può evocare strane sensazioni. Si legge sulla pagina internet che presenta l’iniziativa: «Nasce il primo premio giornalistico Assolatte L’Attendibile dedicato ai giornalisti che si impegnano per un’informazione chiara, corretta e super partes».
Per concorrere al premio gli articoli dovranno riguardare quattro aree tematiche: 1) ruolo dell’industria lattiero casearia, 2) industria lattiero casearia e sicurezza alimentare, 3) settore lattiero caseario tra tradizione e innovazione, 4) prodotti lattiero caseari, salute, nutrizione e benessere.
Vi confesso che sono sempre stato allergico ai premi giornalistici. L’idea che mi premi una categoria, un’associazione o un’impresa mi mette un po’ di inquietuidine. Il miglior premio per chi di mestiere fa il giornalista è il parere dei lettori. In questo caso poi è quell’aggettivo, Attendibile, a farmi venire qualche dubbio. Quali soni i criteri in base ai quali può essere ritenuto chiaro, corretto ma soprattutto super partes un articolo giornalistico? E soprattutto: super partes rispetto a chi?
Per esempio: le mie scorribande fra i banconi dei supermercati alla ricerca del finto Made in Italy alimentare come possono essere giudicate dall’industria? Da quella delle carni o del latte? Gli internauti che frequentano Etichettopoli conoscono già la risposta. Nella migliore delle ipotesi mi prendo del “disinformatore”.
Non che mi preoccupi. Quando si decide di fare il mestiere del giornalista raccontando quel che si vede c’è poco da stare allegri. Arrivano soprattutto le botte.
Resta il fatto che il solo pensiero che ci sia qualcuno pronto a dividere fra articoli (e giornalisti) Attendibili e articoli (e giornalisti) Inattendibili, francamente mi preoccupa.
Attorno alla tavola e a quanto utilizziamo ogni giorno per apparecchiarla, si sta combattendo una vera e propria guerra: da un lato produttori e consumatori a chiedere di conoscere l’origine dei prodotti, dall’altro l’industria (e in parte la grande distribuzione) a difendere il diritto alla non tracciabilità dei cibi. Se questo è lo scenario il solo pensiero che qualcuno si proponga di giudicare l’attendibilità di un pezzo (o magari di un post pubblicato su un blog) mi fa venire i brividi. Tutto qui.
Naturalmente Assolatte è libera di bandire tutti i premi che crede. A condizione che non diventino un’occasione per assegnare patenti di credibilità.

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1 COMMENT

  1. Caro Attilio,
    ho letto con attenzione le tue osservazioni.

    Anch’io, che come te vivo nel mondo dei media, sarei preoccupato all’idea che qualcuno si arrogasse il diritto di dividere i giornalisti o i loro articoli in “attendibili” e “non attendibili”.
    Di certo non è quello che Assolatte si propone di fare con questo Premio, e non è quello che si intendeva dando un titolo al premio.

    Infatti “L’Attendibile” è il nome della newsletter scientifica con la quale da oltre 10 anni Assolatte aggiorna i suoi lettori sulle novità scientifiche in tema di alimentazione e salute. E lo fa con i contributi dei principali esperti di nutrizione e con le istituzioni di riferimento in Italia.
    Da subito era piaciuto il gioco di parole che suggeriva l’idea di informazioni puntuali e verificate e che allo stesso tempo ammiccava al nome del latte. Inizialmente destinata al mondo medico-scientifico e istituzionale, con il tempo e con la sempre crescente attenzione ai temi del cibo e della sicurezza alimentare, la pubblicazione è diventata un punto di riferimento e di informazione anche per i giornalisti.

    E’ dalla stessa newsletter che è nata l’idea di premiare chi ha trattato le tematiche del lattiero caseario, di conseguenza è stato facile immaginare di dare lo stesso nome al premio.

    Nessuna pretesa, quindi, di etichettare “attendibili” e “inattendibili”, mentre ti posso confermare la volontà di Assolatte di premiare, con questa iniziativa, il buon giornalismo: il giornalismo di chi fa informazione nel modo più corretto, senza sensazionalismi; il giornalismo di chi approfondisce, di chi cerca le fonti – queste sì – più attendibili; il giornalismo di chi, come te, a volte combatte battaglie difficili. In una parola, il giornalismo dei tanti che lavorano bene.

    Il primo passo per perseguire questi obiettivi è stato definire i criteri sulla base dei quali verranno valutati gli articoli: rilevanza e originalità dei contenuti, rigore scientifico e autorevolezza delle fonti citate, completezza e accuratezza dell’informazione, qualità della scrittura, stile espositivo, forza comunicativa, aderenza ai temi del bando.
    Il secondo passo è stato scegliere una giuria autorevole di cui fanno parte giornalisti di rango, oltre che autorevoli esponenti delle istituzioni e stimati professori universitari. Saranno costoro a valutare i contributi, non con l’intento di stabilire chi è pro o chi è contro, chi è buono o chi è cattivo, bensì con la volontà di premiare chi lo merita.

    Confidando di ricevere candidature anche da parte tua e dei tuoi collaboratori, ti salutiamo con stima e ti auguriamo buon lavoro

    Francesco Reggiani
    Ufficio Stampa Assolatte

    PS: Tutte le informazioni di cui sopra – criteri di ammissione, composizione della giuria, etc. – sono disponibili all’indirizzo http://www.premiogiornalisticoassolatte.it, dal quale è possibile scaricare anche il regolamento del Premio Giornalistico Assolatte “L’Attendibile”.

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