C’è anche il Fondo Strategico Italiano in corsa per mangiarsi Sasso, Bertolli e Carapelli

0
1171

Sasso, Bertolli e Carapelli potrebbero presto cambiare padrone. I tre marchi storici dell’industria olearia italiana, ora di proprietà del gruppo spagnolo Deoleo, sono finiti nel mirino di alcuni investitori internazionali. Pronti a rilevare il 30% del capitale Deoleo che le banche iberiche devono vendere.
Oltre al nostro Fondo Strategico Italiano, che fa capo alla Cassa Depositi e Prestiti, in corsa secondo l’agenzia Reuters ci sarebbero anche altri fondi: Carlyle, Cvc e Pai Partners. Oltre a Bunge, un grande importatore americano specializzato in commodity che secondo quanto risulta a Etichettopoli.com sarebbe in pole position.. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati i rumors sui cambiamenti nella compagine azionaria, dopo che la Commissione europea ha intimato alle banche presenti nel capitale della Deoleo di cedere l’intera partecipazione. A Bankia e Caixa Bank fa capo appunto il 30% del capitale.
Il gruppo madrileno non naviga in buone acque. E i recenti scandali in Usa sull’extravergine italiano che non è extravergine e neppure italiano rappresentano una ulteriore fonte di preoccupazione.
In una recente intervista l’ad della società spagnola Jaime Carbò aveva ammesso di aver acquistato olio addirittura in Australia, rivendicando il diritto di comperare ovunque e di produrre in ogni angolo del mondo (ecco il link alla notizia su Eichettopoli.com). Sotto la gestione Deoleo (che prima si chiamava Sos Cuetara) è stato chiuso lo storico stabilimento Minerva Oli di Voghera da cui per decenni sono uscite le lattine verdi dell’olio Sasso. Poi è stato ridimensionato l’impianto di Inveruno con una trentina di esuberi. E c’è il timore che pure qui si chiuda. Non mi meraviglierei se i dipendenti facessero il tifo per il fondo italiano. Finendo in pancia a un investitore straniero, un fondo di private equity per di più, c’è il rischio di svegliarsi una mattina e scoprire che il padrone è un russo (buoni quelli!), un messicano o un indiano. Pronto a smantellare quel che rimane delle tre industrie agroalimentari italiane, tenendosi stretti solo i marchi.

Print Friendly, PDF & Email

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here