Findus, le lasagne di cavallo e il no della Svezia all’etichetta trasparente

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In Gran Bretagna e in Francia è esploso lo scandalo delle lasagne Findus confezionate con la carne di cavallo. In realtà scandalo è dire poco: gli inglesi non si cibano di carne equina e quando hanno scoperto che le «Beef Lasagne» prodotte dalla multinazionale svedese contenevano carne macinata di cavallo c’è stata la rivolta. Ed è facile immaginare che presto la vicenda finisca nelle aule di tribunale, a cominciare da quelle del Lussemburgo. Come riferisce l’agenzia TmNews, infatti, la società lussemburghese Tavola, che fabbrica i prodotti, ha dichiarato di aver importato la carne «da un fornitore francese», affermando che i lotti contenevano l’etichetta «carne bovina». Secondo il direttore dei servizi veterinari del Lussemburgo, Felix Wildschutz, «si tratta chiaramente di una frode», anche perché «dall’etichettatura non è stato possibile stabilire il paese di origine esatto della carne, un dato che invece è obbligatorio». In realtà la macinata proveniva dalla Romania, dove esistono numerosi allevamenti di cavalli da macello.
La Findus ha ritirato dal commercio le lasagne al centro dello scandalo e altre due linee di prodotti, lo «Shepherd’s Pie» (una specie di timballo di carne) e la «Moussaka». Presumibilmente confezionati con la medesima carne equina. Ma in attesa di capire come si concluderà la vicenda, vale la pena di riflettere sulla posizione del governo svedese in materia di tracciabilità ed etichetta d’origine. Stoccolma è allineata col blocco di Paesi guidati dalla Germania che si oppongono con ogni mezzo all’introduzione della trasparenza. Una lobby tanto potente da influenzare le scelte della Commissione europea che di recente ha addirittura detto no all’etichetta obbligatoria perfino per le merci importate dai Paesi extra Ue.
Ecco perché tedeschi, svedesi, olandesi e inglesi non vogliono l’etichetta trasparente. Contrariamente a quanto sostengono le autorità lussemburghesi, infatti, per le preparazioni alimentari confezionate non è obbligatorio indicare la provenienza dei singoli ingredienti. Altrimenti sulle lasagne di cavallo ci sarebbe stato scritto che la carne era equina e proveniva dalla Romania. Evviva le etichette reticenti!

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