Grissini e bruschette col tricolore. Sono Italiamo, non scherziamo!

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Ricevo da Valentina, affezionata lettrice di Etichettopoli, alcuni scatti fatti a Berlino, in un supermercato Lidl. Le foto (potete vederle a questo link) riguardano tre prodotti a marchio Italiamo, il brand di casa della catena tedesca: Grissini Torinesi (di cui vedete l’immagine qui a fianco), Mozzarella di bufala campana Dop e Bruschetta. Sul formaggio compare tanto di bollino del Consorzio di tutela (eccolo qui) mentre su tutte e tre le referenze compare uno scudetto italiano che ricorda quello cucito sulle maglie della squadra di calcio campione d’Italia, e altri simboli del tricolore. Ad esempio un nastro che avvolge plasticamente i grissini. Ma c’è di più, un marchio di assoluta fantasia con la sagoma della Penisola che campeggia tra due tralci di foglie d’alloro e una scritta: «Specialità italiana».
Sulla mozzarella di bufala Dop nulla da dire. Per gli altri due prodotti ho un dubbio gigantesco: se in Italia è finita sotto la lente del Corpo Forestale dello Stato la pasta Divella perché ha usato il tricolore sulla confezione pur essendo prodotta anche con grano non italiano, in questo caso che senso ha mettere i simboli del made in Italy?
Prevengo un’obiezione da parte della Lidl: sono consapevole che la società non ha violato alcuna norma europea né, immagino, alcuna legge della Repubblica Federale Tedesca. E so pure che l’azienda di Neckarsulm si sforza di offrire ai clienti veri prodotti del territorio, come molte Dop italiane. Mi resta un dubbio, però: se da noi rischia la sanzione un brand storico del made in Italy a tavola come Divella, qualora i Grissini Torinesi Italiamo fossero commercializzati pure nel nostro Paese cosa potrebbe accadere?

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