I VISIONARI/1: Nicodemo Oliverio, l’Expo chiave di volta per l’etichetta d’origine

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«Concordo con il collega Anzaldi che l’Expo 2015 può rappresentare e rappresenterà la chiave di volta per l’attuazione dell’etichettatura d’origine obbligatoria e per una maggiore tutela della nostra filiera agroalimentare e dei consumatori. Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali si è già reso disponibile in Parlamento a promuovere tutte le iniziative utile per adottare, compatibilmente con la normativa europea, i decreti ministeriali di attuazione dell’articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, al fine di rendere immediatamente applicabile la normativa sull’indicazione obbligatoria della provenienza degli alimenti in etichetta».Nicodemo_Oliverio
«La difesa del made in Italy passa attraverso un quadro legislativo chiaro, preciso e univoco e una severa politica di lotta alla contraffazione. Per questo abbiamo approvato nel febbraio 2011 unitariamente la legge sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari, apportando al testo originario modifiche di rafforzamento di tali tutele, sia in relazione agli ogm che alla tracciabilità dei prodotti. Assieme al collega Ruta del Senato sosterremo l’iniziativa del Governo attraverso la presentazione anche di atti di indirizzo parlamentare che sostengano tale posizione».
«Dall’Unione Europea ci attendiamo un passo in più verso la tutela della qualità e del sistema agroalimentare italiano, anche per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli in relazione al cibo che consumano e di prevenire qualunque pratica in grado di indurre in errore il consumatore».

Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd alla commissione Agricoltura alla Camera; da www.partitodemocratico.it
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