Italiano ma non troppo. Ecco chi non vuole l’etichetta d’origine

0
387

In settimana l’aula della Camera si è occupata di sette mozioni presentate da altrettanti parlamentari sulla difesa del made in Italy e l’etichettatura d’origine. A leggerle ho l’impressione che molti di loro non abbiano per nulla chiara la disposizione degli schieramenti in campo. Così mi è venuta l’idea di rappresentare graficamente ed ecco il risultato molto schematico. A dire «no» al 100% Italia sono innanzitutto la Germania e i suoi alleati nel blocco nordeuropeo: Olanda, Danimarca e Svezia. Perfettamente allineata alla posizione tedesca è la Commissione Ue che agisce come se fosse il braccio armato di Berlino, come è accaduto in occasione dell’ultima legge italiana sulle etichette di filiera: Bruxelles non esitò a minacciare la procedura d’infrazione se non avessimo congelato il provvedimento, la legge numero 4 del 2011.
Ma a opporsi è anche l’industria alimentare italiana che non esita a farsi scudo proprio dei regolamenti europei per stoppare tutti i tentativi di fare luce su vero e finto made in Italy.

Print Friendly, PDF & Email

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here