L’ultima bufala della Rete: i pomodori non crescono oltre il Lazio

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Scrive Martius67 su Twitter: «Avendo lavorato per più di 10 anni con agronomi, vi assicuro che i pomodori non attecchiscono oltre il Lazio».

Il tweet è uno delle migliaia diffusi in questi giorni nella piattaforma di microblogging più famosa al mondo. Martius67 commentava la decisione della Pomì di rendere pubblica l’origine dei pomodori utilizzati per le proprie conserve, provenienti da quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Una campagna che è valsa all’azienda l’accusa di essere «nordista» perché impiega solo materie prime provenienti dalla valle del Po e perché lo fa sapere ai consumatori.
Martius67 si spinge oltre e implicitamente accusa Pomì di mentire visto che le piante di pomodoro, dice lui (e lo scrive), si coltivano al massimo fino al 43° parallelo. Figuriamoci se crescono 250 chilometri più a Nord.
E quei 7.100 ettari coltivati proprio a pomodoro e censiti nella sola provincia di Piacenza? Forse si tratta di una gigantesca illusione ottica collettiva. Ma allora cos’avranno mai coltivato gli agricoltori che pensavano di raccogliere pomodori nei 29.175 ettari del distretto produttivo dedicato al frutto rosso nel nord Italia? Chissà… Potremmo sempre interpellare gli agronomi con cui ha lavorato per dieci anni Martius67 Magari loro lo sanno.

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