Martina: «All’Expo andremo col marchio unico Italia»

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«L’etichettatura è ancora una questione aperta, ne parleremo anche nel prossimo Consiglio europeo del 24 maggio», così il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina (foto) al videoforum organizzato da Repubblica Tv. «Sono per insistere sull’etichettatura d’origine», ha aggiunto, «nonostante le resistenze europee. Per tutelare i nostri prodotti abbiamo strumenti molto efficaci, siamo andati a Londra per sequestrare una partita di olio contraffatto». Dunque Martina è perfettamente cosciente della contrarietà di Bruxelles verso ogni iniziativa italiana che punti a rendere riconoscibile il vero made in Italy. Il successore di Catania, poi, ha fatto un altro annuncio che dovrebbe indurre l’industria ma soprattutto le organizzazioni dei produttori agricoli a mettersi in movimento: «Per l’Expo saremo pronti con il marchio unico nazionale». Dunque non rinunciamo neppure a presentarci all’Esposizione universale del 2015 con un logo che identifichi i veri prodotti italiani. Si tratterà di capire se potranno fregiarsene soltanto i cibi italiani al 100%, oppure se l’operazione si trasformerà in una gigantesca iniziativa di marketing.
Oscar Farinetti, il profeta degli «alti cibi», ha proposto una mela tricolore. Logo a parte saranno importanti i criteri per concederne l’uso nei comparti primari dell’industria alimentare. A cominciare da quello della pasta.

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