Pesche, albicocche e meloni: al campo i prezzi precipitano, sul bancone crescono del 14%

Il mistero dei prezzi della frutta: mentre le quotazioni all’origine sono crollate, i prezzi sul bancone del supermercato continuano a salire, perfino più della benzina. E’ la Coldiretti che lancia l’allarme. Non è una novità che la forbice fra i prezzi al campo e quelli sulla tavola vada ampliandosi inesorabilmente. Accade da anni anche se ce ne accorgiamo solo quando il fenomeno diventa macroscopico.
Anche se le medie dicono poco in assoluto vale la pena di citarle: mentre i prezzi al consumo della frutta sono saliti del  14% rispetto a un anno fa, gli agricoltori prendono il 20% in meno di quanto incassavano nel luglio del 2010. Evidentemente la filiera ortofrutticola contiene delle distorsioni che finiscono per danneggiare sia i produttori sia i consumatori. L’incremento dei costi dell’energia (uno dei paraventi dietro i quali la grande distribuzione si trincera di solito per spiegare i rincari sul bancone) non può giustificare una differenza che complessivamente pesa per il 34%.
Ecco qui sotto alcuni esempi di quanto incida la forbice dei prezzi. A elaborare i dati è stata sempre la Coldiretti ma la fonte è il servizio Sms del Ministero dell’Agricoltura. E non è detto che gli agricoltori non incassino ancor meno rispetto alle quotazioni al campo riportate in tabella.  L’ondata di calore che ha investito l’Italia in queste settimane sta facendo maturare prima del previsto molte varietà di frutta, così è facile prevedere che i prezzi all’origine calino ancora. E di molto.
In passato era intervenuta perfino l’Antitrust che aveva giudicato eccessivi i ricarichi dal campo alla tavola. E’ giunto il momento che l’Authority guidata da Antonio Catricalà torni ad accendere un faro sulla filiera dell’ortofrutta. E’ interesse di tutti, produttori e consumatori, capire cosa stia accadendo ai meccanismi che governano la formazione dei prezzi. Nell’ortofrutta come per le carni bovine e suine, altri settori letteralmente massacrati dalle speculazioni.