È pronto il caffè spaziale per l’astronauta italiana

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Il caffè nello spazio

L’astronauta Samantha Cristoforetti è la prima donna italiana ad andare nello spazio ma anche la prima astonauta che potrà bere l’espresso all’italiana a gravità zero. La Lavazza ha  realizzato assieme alla Argotech una macchinetta per il caffè a capsule – il principio è identico a quello dei dispositivi che usiamo a casa nostra – capace però di lavorare in assenza di peso. La ISSpresso, così è stata battezzata la caffettiera stellare in onore della sigla che identifica la stazione orbitante, Iss appunto, rappresenta un vero gioiello tecnologico e ingegneristico, in grado di erogare un espresso a regola d’arte in assenza di peso. È da almeno un anno che gli ingeneri della Argotech avevano pronti gli studi funzionali. Gli ultimi dodici mesi sono serviti per affinare i singoli componenti e adattarli alle specifiche dell’Agenzia spaziale italiana.

Ogni dettaglio della macchina  è stato studiato nei minimi particolari per rispondere a una sfida scientifica e ingegneristica: governare nello spazio fluidi ad alta pressione e alta temperatura. Ad esempio  il tubicino di plastica che conduce l’acqua all’interno di una normale macchina espresso casalinga è stato sostituito con un tubo di acciaio ad alta resistenza capace di sopportare una pressione di oltre 400 bar.  In pratica 400 volte la pressione che si registra al livello del mare. La macchina è così complessa e irrobustita da pesare oltre 20 chili.

La ISSpresso andrà in orbita assieme agli astronauti della missione Futura, di cui fa parte il capitano Cristoforetti. Partenza il 24 novembre 2014 dal cosmodromo di Baikonur, a bordo della navicella russa Soyuz, l’unica a consentire agli astronauti di andare nello spazio dopo il pensionamento definitivo delle navette Usa Shuttle. Fra l’altro con la meraviglia della Lavazza, oltre all’espresso si potrà preparare anche il caffè lungo, tanto caro agli americani,  e le bevande calde, come tè, tisane e brodo, visto che è in grado di reidratare gli alimenti. Il caffè uscirà in un contenitore a tenuta stagna e potrà essere sorbito attraverso una speciale cannuccia.

Oltre alla soddisfazione di mandare in orbita uno dei simboli della cultura alimentare italiana, l’espresso appunto, il progetto ha permesso di mettere a punto numerosi brevetti basati su altrettante scoperte. C’è da scommettere che presto ne sentiremo parlare.

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