Arriva il pomodoro viola Ogm. Ma negli Stati Uniti ci sono già quelli blu, gialli e marroni

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È polposo, non marcisce mai, ma soprattutto è ricchissimo di antociani, sostanze che si trovano naturalmente nelle more e nei mirtilli e gli conferiscono un intenso colore viola: si tratta del nuovo pomodoro su cui è in corso una sperimentazione in Gran Bretagna e frutto dell’ingegneria genetica. Duemila litri del succo di questo pomodoro ottenuto da coltivazioni geneticamente modificate in Canada stanno arrivando in Gran Bretagna per verificarne le proprietà e gli effetti sull’organismo umano. A darne notizia è stato il Financial Times.
I pomodori-mirtillo sono stati creati dai ricercatori inglesi del John Innes Centre and Sainsbury Laboratory vicino a Norwich, dove è stato modificato geneticamente il prodotto simbolo della dieta mediterranea. Le sperimentazioni iniziali si sono svolte in Gran Bretagna  ma poi gli scienziati di sua Maestà hanno affidato la produzione a un’azienda canadese dell’Ontario, la New Energy Farms: le limitazioni agli Ogm presenti in Europa impedivano coltivazione.
Dei test, per ora, non è dato sapere nulla. Per certo si sa però che i pomodori viola si conservano cinque volte più di quelli naturali e quindi il loro valore commerciale è superiore. La ricerca per ottenere i violet tomatoes  ricerca per ottenere il pomodoro viola è costata un milione di euro abbondante.
Curiosità a parte, la variante viola, non è il primo caso di pomodoro dal colore strano. Negli Stati Uniti sono diffuse da tempo alcune specie di colore giallo intenso. I nomi di fantasia vanno da «Taxi» a «Pineapple», cioè ananas. E se ne trovano perfino blu e marroni screziate. Tranne la varietà «Banana legs» (letteralmente: gambe di banana) di forma equivalente alle nostre perine ma di un giallo vivido, la loro coltivazione è soprattutto di tipo hobbistico.

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