Slitta l’obbligo di separare gli impianti di produzione della mozzarella di bufala da quelli che lavorano il latte vaccino. E i trasformatori (leggasi industrie casearie) hanno dato la disdetta in massa ai produttori della materia prima. Ne dà notizia Confagricoltura, chiedendo che il governo limiti la proroga al 1° luglio di quest’anno. A far saltare il vincolo di dividere la produzione di mozzarella di bufala dall’altra è stato il Decreto Legge 150, del 30 dicembre scorso, tristemente noto come “mille proroghe”. Il primo effetto delle disdette in massa dei contratti di fornitura ai produttori di latte è stato il crollo delle quotazioni, scese nel giro di una settimana del 25%.
Ora però mi faccio una domanda: se l’industria non utilizza il latte delle bufale, che materia prima impiegherà mai? E allora quella mozzarella può essere ancora etichettata come “di bufala”?
