«Fermate le etichette col semaforo»: la Lorenzin scrive alla Ue

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Non si placa la polemica sulle etichette col semaforo che la Gran Bretagna vuol adottare su tutti i cibi. Dopo il no dell’industria alimentare arriva anche una presa di posizione della politica. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha scritto alla Commissione europea lanciando l’allarme: se Londra introduce il meccanismo dei semafori, per buona parte degli alimenti che compongono la dieta mediterranea scatterebbe il rosso. Il sistema inglese che pretende di classificare gli alimenti in base alle quantità  contenute di grassi saturi, zuccheri e sale, «rischia di mettere in cattiva luce e discriminare gli alimenti tipici della nostra tradizione, conosciuti ovunque per le loro caratteristiche organolettiche e la loro qualità», scrive la Lorenzin nella missiva inviata al commissario Ue alla salute Tonio Borg. «Il sistema proposto considera le caratteristiche dei prodotti in maniera superficiale», aggiunge il nostro ministro, «e l’Italia vanta il maggior numero di alimenti Dop e Igp che fanno parte integrante della dieta mediterranea, la cui validità è patrimonio non solo italiano ma del mondo intero». trafficlightlabel
Francamente no saprei dire se l’etichettatura col semaforo che l’Inghilterra vuole adottare sia priva di riscontri scientifici, come dice la Lorenzin. Ma faccio fatica a immaginare, questo sì, che, una volta eliminati gli alimenti italiani, gli inglesi mangino meglio e in maniera più sana. Temo sia vero il contrario. Mi spingo oltre, su un terreno che il titolare del Ministero di viale Ribotta per il ruolo istituzionale non può percorrere. Ma io sì: l’etichetta col semaforo è probabilmente il mezzo con cui Londra vuole contrastare le importazioni alimentari dall’estero a tutto vantaggio dell’industria locale. Dietro il paravento di un’alimentazione sana. Alla fine, sotto la pressione delle multinazionali del cibo, penso che la Commissione intervenga, anche se il rischio per Bruxelles è di raffreddare ulteriormente gli entusiasmi britannici per l’Europa.

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