Il DDL sull’etichettatura obbligatoria è legge. Lo ha approvato poche ore fa, in via definitiva, la Commissione Agricoltura della Camera, riunita in sede legislativa. I commenti delle associazioni di categoria sono a dir poco entusiastici. Secondo la Confederazione italiana agricoltori (in sigla Cia, proprio come il servizio segreto americano), addirittura, il provvedimento vale 13 milioni di euro al giorno: a tanto ammonta il valore sottratto alla nostra filiera agroalimentare da chi spaccia per italiano un prodotto che tale non è.
Con tutto il rispetto per la Cia ho dei dubbi giganteschi che questo possa avvenire. I punti di debolezza della legge, come ho già scritto su Etichettopoli.com (e per questo non vi annoio: basta clikkare sull’etichetta “legge” nella colonna a sinistra per avere un riassunto), sono parecchi. A cominciare dalla discrezionalità assegnata ai ministeri dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico che potranno stabilire per quali alimenti far scattare l’obbligo dell’etichetta e per quali no.
