Fazio (Ferruccio), le etichette e il niet del Consiglio europeo

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Il ministro Ferruccio Fazio

Tre giorni e si conoscerà la sorte della legge sull’etichettatura d’origine che il nostro Parlamento ha varato a gennaio. Lunedì a Bruxelles si riunisce il Consiglio europeo dei ministri della Salute. All’ordine del giorno l’approvazione in seconda lettura, quella definitiva, del regolamento comunitario sulle etichette degli alimenti. In prima lettura, il 7 dicembre, i ministri dei Ventisette, hanno smontato pezzo per pezzo la risoluzione votata a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo. Rimane solo il vincolo di indicare l’origine per le carni di manzo, di maiale e per quelle ovicaprine. Del resto non se ne parla neppure.
Vale la pena di segnalare che l’unico a opporsi è stato il nostro ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Chissà quale effetto potrà produrre la richiesta avanzata giovedì da Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd alla Commissione agricoltura della Camera: «La legge sull’etichettatura deve avere una piena attuazione e, nell’interesse dei cittadini e degli agricoltori, ci dobbiamo battere affinché non resti solo una lodevole intenzione». Ma non è finita: «Chiediamo al governo», ha tuonato Oliverio nel corso di un’interrogazione urgente a Montecitorio, «se sono in corso sforzi negoziali e quali siano per assicurare che nel Consiglio dei ministri della salute del 14 febbraio ci sia una maggioranza a favore dell’approvazione delle disposizioni sull’etichettatura d’origine dei prodotto agroalimentari Ciò consentirà la piena applicazione della normativa italiana sull’etichettatura e il suo inserimento nella disciplina comunitaria in materia di etichettatura d’origine».
Non so che film stia guardando Oliverio. Di sicuro non la pellicola che andrà in scena lunedì a Bruxelles. Le possibilità che l’Italia possa ribaltare la decisione del 7 dicembre sono prossime allo zero.
Comunque per sfizio e per puntiglio più che altro, ho provato a sondare il nostro ministero della Salute. Ecco la risposta dell’ufficio del portavoce Elena Romanazzi: «Non è previsto alcun comunicato del ministro (Fazio, ndr) sull’argomento. Non ci sarà alcuna dichiarazione. Vuol sapere se parteciperà al Consiglio europeo di lunedì? Non glielo posso confermare. Possiamo sentirci lunedì. Se faremo un comunicato». Fine delle trasmissioni.

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